La Sindrome Metabolica ( MetS ) rappresenta una combinazione di fattori di rischio cardiometabolico, i più importanti dei quali sono:
- Obesità intesa essenzialmente come adiposità viscerale.
- Insulino-resistenza quale diminuzione degli effetti biologici dell’insulina che determina conseguentemente un aumento della glicemia e quindi diabete associato a iperinsulinemia.
- Intolleranza al glucosio .
- Dislipidemia con riferimento particolare all’aumento dei trigliceridi e alla diminuzione del colesterolo HDL.
- Steatosi epatica non alcolica (NAFLD – Non-Alcoholic Fatty Liver Desease).
- Ipertensione arteriosa .
Ovviamente la diagnosi di Sindrome Metabolica viene fatta dallo specialista in seguito alla elaborazione finale dei dati ottenuti dallo studio dei fattori sopra riportati.
La gravità della MetS è proporzionale al numero e all’entità dei fattori di rischio riscontrati.
E’ importante notare che tale sindrome è in aumento a livello mondiale come conseguenza della obesità e la International Diabetes Federation pone l’accento sulla adiposità centrale quale elemento discriminante.
Anche i fattori di rischio genetici hanno la loro rilevanza quale per esempio, quella di avere una storia familiare di diabete.
La resistenza insulinica inoltre modifica il fisiologico metabolismo lipidico determinando, insieme all’aumento dei trigliceridi e alla diminuzione dell’HDL, la presenza di lipoproteine LDL più piccole e dense (sdLDL) e contribuisce anche alla patogenesi della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
L’insulino-resistenza sembra quindi essere alla base della Sindrome Metabolica.
La maggior parte dei pazienti compensa la resistenza insulinica con la iperinsulinemia anche per diversi anni dopo i quali il quadro può evolvere verso il diabete mellito tipo 2.
Elemento discriminante: Circonferenza vita non superiore a 94 cm per l’uomo ed a 80 cm. per la donna.
In caso di aumento della circonferenza vita, la condizione assume significatività clinica in associazione ad almeno due dei seguenti fattori:
- Aumento della Glicemia (valore desiderabile inf. a 100 mg/dl)
- Aumento dei Trigliceridi (valore desiderabile inf. a 150 mg/dl)
- Aumento della Pressione Arteriosa (valori desiderabili: Max fino a 130 mmHg - Min fino a 85 mmHg)
- Diminuzione dell' HDL-Colesterolo (valore desiderabile > 40 mg/dl per uomini e > 50 mg/dl per le donne)
(valori definiti dall'International Diabetes Federation Consensus)
Per le indagini di laboratorio correlate cliccare su "Testo Pulsante".
- Obesità intesa essenzialmente come adiposità viscerale.
- Insulino-resistenza quale diminuzione degli effetti biologici dell’insulina che determina conseguentemente un aumento della glicemia e quindi diabete associato a iperinsulinemia.
- Intolleranza al glucosio .
- Dislipidemia con riferimento particolare all’aumento dei trigliceridi e alla diminuzione del colesterolo HDL.
- Steatosi epatica non alcolica (NAFLD – Non-Alcoholic Fatty Liver Desease).
- Ipertensione arteriosa .
Ovviamente la diagnosi di Sindrome Metabolica viene fatta dallo specialista in seguito alla elaborazione finale dei dati ottenuti dallo studio dei fattori sopra riportati.
La gravità della MetS è proporzionale al numero e all’entità dei fattori di rischio riscontrati.
E’ importante notare che tale sindrome è in aumento a livello mondiale come conseguenza della obesità e la International Diabetes Federation pone l’accento sulla adiposità centrale quale elemento discriminante.
Anche i fattori di rischio genetici hanno la loro rilevanza quale per esempio, quella di avere una storia familiare di diabete.
La resistenza insulinica inoltre modifica il fisiologico metabolismo lipidico determinando, insieme all’aumento dei trigliceridi e alla diminuzione dell’HDL, la presenza di lipoproteine LDL più piccole e dense (sdLDL) e contribuisce anche alla patogenesi della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
L’insulino-resistenza sembra quindi essere alla base della Sindrome Metabolica.
La maggior parte dei pazienti compensa la resistenza insulinica con la iperinsulinemia anche per diversi anni dopo i quali il quadro può evolvere verso il diabete mellito tipo 2.
Elemento discriminante: Circonferenza vita non superiore a 94 cm per l’uomo ed a 80 cm. per la donna.
In caso di aumento della circonferenza vita, la condizione assume significatività clinica in associazione ad almeno due dei seguenti fattori:
- Aumento della Glicemia (valore desiderabile inf. a 100 mg/dl)
- Aumento dei Trigliceridi (valore desiderabile inf. a 150 mg/dl)
- Aumento della Pressione Arteriosa (valori desiderabili: Max fino a 130 mmHg - Min fino a 85 mmHg)
- Diminuzione dell' HDL-Colesterolo (valore desiderabile > 40 mg/dl per uomini e > 50 mg/dl per le donne)
(valori definiti dall'International Diabetes Federation Consensus)
Per le indagini di laboratorio correlate cliccare su "Testo Pulsante".